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Fausta
Ottolini e Tazio Angelini vi invitano ai Luoghi d'Arte
Via Sobborgo, 5
Cetona (SI)
Tazio
Angelini nel suo studio
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Tazio
Angelini è un artista alquanto singolare, non facilmente definibile secondo
i parametri consueti. Scultore, pittore, maestro del rame di cui conosce
ogni segreto, in quasi tutta la sua opera l'artista esprime inconsciamente
il concetto del prezioso.
Di
certo, il prezioso ha il potere di esercitare varie tensioni nascoste,
scaturite da una complessa simbologia che in Tazio assume, di volta in
volta, particolari significati.
E' l'aureo rame, sono le gemme, è la ieratica eleganza delle forme, la
perentorietà dei colori: ogni elemento concorre a configurare misteriose
presenze femminili, felini emblematici, candidi destrieri, rari piumatissimi
uccelli, tutta una fauna insolita, sospesa in un'atmosfera vagamente magica
segnata da un'arcana mitologia estetizzante. Sì, è il prevalente concetto
del prezioso che dà connotazione quasi mistica a sembianze altrimenti
consuete e, come categoria, ti si para davanti in tutto il suo irraggiante
splendore. Che altro significano l'uso di gemme, il rame dorato, i tenaci
e fiammeggianti colori primari se non la sottesa metafora della incorruttibilità,
difesa da materie resistenti alla corrosione del tempo?
Da qui al divino, alla trascendenza, il passo è breve.
Non ritengo di forzare l'assunto che l'artista può aver dato
alla sua opera. Semmai è una delle possibili letture cui si presta il
lavoro di Tazio Angelini.
Tali piani di lettura sono sempre più di uno. Per ogni opera
d'arte Leopardi ne esigeva almeno cinque o sei, altrimenti il severissimo
recanatese non vi avrebbe prestato attenzione. Prima di procedere, non
sfugga un altro dato essenziale; Tazio, rara avis, è rimasto fedele al
mestiere dell'artista, un mestiere, come è noto, sempre vincolato alla
manualità, peculiare condizione che aveva caratterizzato l'attività artistica
e che sta andando scomparendo per dare spazio ad una nuova categoria di
"operatori artistici", rivolti a considerare l'arte soltanto come "operazione
concettuale".
Giorgio
Ruggeri
Tazio
Angelini is quite a peculiar artist who can not easily be labelled as
he is a painter, a sculptor and a master in the copper workmanship. In
almost every work the artist uncounsciously expresses his conception of
the precious which appears each time in his use of the golden copper and
the precious stones,but also in the hyeratic elegance of his shapes and
the vitality of his colours.
Each element helps create mysterious female appearances,
symbolic felines, snow-white steeds, rare plumed birds, a whole unusual
fauna which is suspended in a magic athmosphere and marked by an arcane
and aesthetic mythology.
It is his conception of the precious which gives his
images a mystic connotation. His use of precious stones, golden copper,strong
and flaming primary colours connected with the mythological world expresses
the metaphor of the incorruttibility of art, which is defended by materials
which resist the erosion of time. Hence the allusion to the Divine and
the transcendence.
In all his artistic career Tazio Angelini has remained
faithful to a conception of the artist as a craftsman which had characterized
the artists in the past and which is now going to disappear, making way
to a new conception of art meant only as conceptual art.
Giorgio
Ruggeri
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