Il
museo diocesano di Pienza rappresenta, senza alcun dubbio,
una deller accolte più prestigiose della provincia
senese. Esso nasce dal nucleo del già ricchissimo Museo
della Cattedrale, integrato da numerose opere d'arte provenienti
da altre chiese pientine e dintorni, alcune delle quali restituite
al territorio d'appartenenza dopo decenni di custodia presso
la Pinacoteca Nazionale di Siena.
E'
questo il caso, ad esempio, del crocifisso dipinto della fine
del XII secolo proveniente dalla Pieve di San Pietro in Vollore.
Fra le tavole trecentesche di rilievo sono la Madonna con
bambino di Pietro Lorenzetti, un Crocifisso di
Segna di Bonaventura ed una Madonna con Bambino di
Bartolomeo Bulgarini.
Firmata e datata 1364 è la grande tavola con la Madonna
della Misericordia di Bartolo di Fredi, originariamente
nel Battistero pientino.
Assai
rappresentata, con opere di sostenutissima qualità,
è la scuola senese del XV secolo. Da Spedaletto proviene
la splentida tavola del Vecchietta con la Madonna in
trono fra i Santi Biagio, Giovanni Battistia, Nicola e Floriano,
dipinto che si dimostra aggiornato sulle novità fiorentine
sia per quanto riguarda la limpida e chiara luminisità
che per l'uso della prospettiva.
Altre opere risalgono al Maestro dell'Osservanza, Neroccio
di Bartolomeo, Bernardino Fungai.
Forse già ai primi del Cinquecento è databile
la Madonna della Misericordia riferita a Luca Signorelli
e, fino ad oggi, collocata nella Chiesa di San Francesco,
cronologicamente assai vicina alla tela col Riposo in
Egitto di Fra Bartolomeo.
La
scultura rinascimentale oggfre due statue lignee policromate
di Domenico di Niccolò dè Cori e una bellissima
coppia di terrecotte dipinte rappresentanti San Pietro e
San Paolo proposte dubitativamente a Giovanni Andrea Galletti.
La scuola senese continua ad essre rappresentata anche per
ciò che riguarda i secoli successivi, con lavori
di Vincenzo Rustici, Francesco Rustici, Bernardino Mei e
Giuseppe Nicola Nasini.
Molto importante è la raccolta di oggetti di oreficeria
che va dal XIII al XIX secolo; fra questi spiccano gli arredi
liturgici donati da Pio II alla cattedrale: il bellissimo
pastorale, una mitria, un turibolo con navicella e un secchiello.
Di particolare interesse è anche il busto reliquiario
di Sant'Andrea realizzato dal fiorentino Simone di Giovanni
Ghini fra il 1462 e il 1463.
Fra
gli oggetti di maggior rilievo la Croce datata 1430
e firmata dall'orago senese Goro di Ser Neroccio.
Il pezzo più pregiato del Museo Pientino è
con ogni probabilità il cosiddetto Piviale di
Pio II, donato, secondo la tradizione, da Tommaso Paleologo
al papa e da questi, successivamente, alla cattedrale. Lo
splendido piviale, con ventisette Sotire della vita della
Vergine si santa Margherita d'Antiochia di Santa Caterina
d'Alessandria, è di manifattura inglese ed è
eseguito secondo la sottilissima e ricercatissima tecnica
ricamatoria della "opus anglicanum".
La vivacità narrativa, la raffinatezza tutta gotica
delle figure e dell'impaginazione, la minuzia descrittiva
degli inserti naturalistici, la sapiente scansione dei colori
fanno di questi ricami un capolavoro dell'arte inglese della
prima metà del Trecento, degno di somma considerazione
e ammirazione anche in tempi e ambienti permeati di cultura
rinascimentali come quelli di Enea Silvio Piccolomini.
Informazioni Utili
Useful Information
Orario
di apertura
10.00/13.00
- 14.30/18.30
Martedì chiuso
Ingresso
Interi
L. 8.000
Ridotti L. 5.000
Servizi
offerti al pubblico
Per
scolaresche e gruppi servizio di visita culturale
su prenotazione
Museo
Diocesano di Pienza
Corso
Il Rossellino, 30
53026 Pienza (SI)
Telefono 0578-749905
Ufficio
Turistico
Tel.
e fax 0578-749071
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Visit
to the Museum
from
10.00 to 13.00 a. m.
and from 2.30 to
6.30 p. m.
Close on tuesday
Entrace
fee
L.
8.000 (for adults)
L. 5.000 (reductions).
Services
offered to the public
Didactic
cultural tours for school groups with reservations.
Museo
Diocesano di Pienza
Corso
Il Rossellino, 30
53026 Pienza (SI)
Tel. 0578-749905
Tourist
Office
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e fax 0578-749071
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