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CASTELMUZIO
Castelmuzio,
è
un piccolo agglomerato di abitazioni situate "...sul dorso
di una collina tufacea (m. 443), sotto cui scorre dal lato di
ostro il torrente Trove, tributario del fiume Asso, sul trivio
delle strade che vi giungono da Trequanda e Petroio di Sicille".
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Nel
1213 compare, per la prima volta, in documenti dell'Archivio di
Stato di siena, il nome di Castel Mozzo, per indicare un insediamento
avente già caratteristiche di castello fortificato, con
corte e con tutte le attinenze perculiari ai castelli di questo
tipo...
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Nei
sec. XIV, XV ed anche nel successivo, la struttura di Castel Mozzo
è quella tipica del piccolo castello fortificato. Costruito
in una collina tufacea ha pianta rotonda ed è cinto da
mura e da bastioni, che rendono difficile l'accesso alla casa-torre,
posta sulla piazza.
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Le mura sono costituite di pietre tufacee, dispost irregolarmente
e in alcune delle quali tuttora si aprono le feritoie per i cannoni.
Vi sono quattro strade in leggero pendio, lastricate due di pietra
e due di mattoni, che convergono tutte verso la piazza, nella
quale è scavata una capace cisterna di acqua piovana, con
base in travertino e supporti in ferro.
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Ha
una porta principale, posta all'ingresso ed una secondaria, aperta
nelle attuali "mura". La porta principale è composta
di due parti: l'antiporto, aperto a tramontana, sopra il quale
sono appesi ancora i "gangari", supporti per l'apertura
e chiusura della porta stessa e la porta vera e propria.
Lo stemma del castello è composto da un ramo di fico, con
sigillo recante l'effige della Vergine Assunta, da sempre patrona
del paese.
Il nome di Castel Mozzo deriva dal fatto che da lontano appartiva
come un fortilizio sovrastato da una torre molto bassa, che poteva
sembrare appunto "mozza". L'appellativo di Castelmuzio,
che secondo alcuni potrebbe collegarsi alla gente "Muzia"
di origine romana, compare per la prima volta agli inizi del sex.
XVI.
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Chiesa
Plebana
Dedicata originariamente a S. Giusto e successivamente, nel sec.
XVI, a S. Maria Assunta, come attesta la posa in opera, in quell'occasione,
della bella campana detta "della Comunione", di forma
gotica, con intarsi e fregi scolpiti a mano.
Il bel campanile è successivo (collocabile nel sec. XVI),
ha forma quadrata e stile vagamente lombardo. Le campane sono state
fuse tutte nel secolo scorso, ad eccezione di quella "della
Comunione" frutto di elemosine e di una particolare offerta
nell'anno 1814. |
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Casa-Torre
Sede prima del Magistrato Giusdicente e del Vicario della Repubblica
di Siena e, successivamente, nel sec. XVI, "Casa della Comunità".
In questa veste la casa è sede dei tre Priori della comunità,
che durano in carica tre anni, del Camarlengo, funzione esercitata
a turno dagli stessi Priori, e del Consiglio della Comunità. |
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Spedale
di San Giovanni Battista
Lo scopo dello Spedale è quello di provvedere alla assistenza
sociale, più che a quella medica. Raccoglie orfani e anziani
e, in genere, le persone abbandonate, alle quali fornisce cibo e
alloggio. |
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